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Raccolta differenziata della plastica


Contenitori per liquidi fino a 10 lt, ossia bottiglie per bevande, flaconi dei prodotti per l‘igiene personale e pulizia della casa quali shampoo, bagnoschiuma, detersivi, ecc. Vaschette per l’asporto di cibi, confezioni per alimenti (es.: yogurt), polistirolo espanso degli imballaggi e simili, borse di nylon, cellophane e plastica in pellicola in genere. Tutti i conotenitori che recano le sigle PE, PET e PVC possono essere riciclati.

 

Fase  1


Una volta raccolta, la plastica viene pressata per agevolarne il trasporto presso gli stabilimenti che si occupano di selezione e riciclaggio della plastica per il suo riutilizzo come “materia prima seconda”, ovvero come materia prima non vergine. Dalla raccolta della plastica, questa viene destinata o ai centri di selezione e riciclo oppure ai centri di compattazione.

Fase 2


La plastica, una volta raggiunto l’impianto di riciclaggio, viene inserita in un apposito impianto che provvede alla lacerazione degli eventuali sacchetti di raccolta.

La prima selezione della plastica di tipi meccanico avviene in un vaglio rotante che separa le varie famiglie di plastiche in base alla loro dimensione.

A seguito di questa prima separazione meccanica che è effettuata dal vaglio rotanto (una sorta di enorme centrifuga), avvengono delle ulteriori separazione a opera di lettori ottici che separano la plastica in base ai polimeri di composizione e a eventuali colorazioni, in questo caso la separazione non avviene con un movimento rotatorio (centrifuga) ma con dei soffi d’aria. A questo punto avviene una seconda compressione con stoccaggio dove si vanno a formare degli imballi omogenei dati dalle stesse tipologie di plastiche.

Oltre alle divisioni meccaniche vi sono anche quelle manuali dove la plastica passa su un nastro trasportatore e gli addetti ai lavori rimuovono eventuali materiali plastici non idonei al riciclaggio come giocattoli in plastica erroneamente smaltiti nella raccolta differenziata della plastica…

Fase 3


A fine delle lavorazione vi è sempre una parte di materiale plastico non recuperabile, il cosiddetto rifiuto. Il rifiuto è dato da materiale erroneamente inserito nella raccolta della plastica o materiale plastico che non è stato scompattato. Il rifiuto andrà a costituire la base per il recupero energetico (termovalorizzatore).

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